Noi schiavi inconsapevoli
- Categoria: Politica
- Scritto da CoopUni
Accettando tutte queste situazioni senza protestare in modo unitario e coordinato, la gente alla fin fine accetta una sola cosa, la trasformazione lenta (ma neanche tanto) della sua condizione di libero cittadino in schiavo moderno. Leggiamo questa frase: "Pensiamo alle grandi potenze della storia di oggi, pensiamo ai capitali anonimi che schiavizzano l'uomo, che non sono più cosa dell'uomo, ma sono un potere anonimo al quale servono gli uomini, dal quale sono tormentati gli uomini e perfino trucidati. Sono un potere distruttivo, che minaccia il mondo". Non le ha scritte un comunista rivoluzionario, ma papa Benedetto XVI il 29 giugno 2009.
E la situazione è proprio questa, l'1 %, teso in una specie di gara a primeggiare su tutti gli altri, esige che il suo capitale frutti sempre di più, senza preoccuparsi dei danni tragici che compie; non consuma il suo capitale, spende i suoi soldi solo in una parte infinitesimale, ne spende un po' per la "sponsorizzazione politica" (vedi corruzione) per promuovere e mantenere leggi che gli permettano di speculare sempre di più; vuole la precarizzazione dei lavoratori, vuole mantenere alta la percentuale dei disoccupati, vuole i sindacati sempre più deboli e screditati, vuole tagliare i costi di sanità, istruzione e previdenza, vuole che la gente succube accetti tutto quello che può aumentare la fetta del suo tornaconto.
E tu? Tu che mi stai leggendo adesso? Anche tu accetti tutto questo con rassegnazione? Ti va bene perché non sai cosa fare, non fai niente, non vai neanche a votare, tanto non cambia niente, tanto i politici sono tutti uguali. Vivi alla giornata aspettando chissà cosa. Vivi sempre peggio, perdendo qualsiasi speranza di un domani migliore, da docile servo dei potenti ti stai trasformando in uno schiavo inconsapevole. Lo aveva già previsto Aldous Huxley nel suo libro "Il mondo nuovo", solo che lo prevedeva per l'anno 2500, ecco una frase: "«Uno stato totalitario davvero "efficiente" sarebbe quello in cui l'onnipotente comitato esecutivo dei capi politici e il loro esercito di direttori governerebbero su una popolazione di schiavi che sarebbe inutile forzare, perché avrebbero l'amore per la loro servitù».
Eppure si potrebbe vivere così bene. A livello mondiale produciamo già cibo a sufficienza per tutta la popolazione, solo che non utilizziamo tutto il cibo per spreco, per disorganizzazione e addirittura lo distruggiamo per mantenere alti i prezzi di vendita. Nei paesi occidentali abbiamo più case di quelle necessarie ad accomodare tutti i senza tetto e si potrebbero costruire quelle mancanti nel terzo mondo se solo si diminuisse un po' la spesa per gli armamenti. Si potrebbe avere la piena occupazione, almeno nei paesi del primo mondo, con i salari e le pensioni minime rivalutati, le cure mediche per tutti pagate dalle assicurazioni (vedi dizionario politico: sanità), scuola e università a pagamento dilazionato e differito nel periodo lavorativo. La vita potrebbe essere vissuta da tutti senza problemi economici, senza paura per il futuro, con cittadini consapevoli della loro forza politica dovuta al grandissimo numero di persone con lo stesso interesse. Dobbiamo avere la consapevolezza sia del pericolo in cui siamo, sia della nostra incredibile forza e sfruttare questi due fattori per liberarci completamente e creare un nuovo Paese, il nostro Paese.
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