Noi schiavi inconsapevoli
- Categoria: Politica
- Scritto da CoopUni
Ma a cosa serve l'Alta Finanza? ... non crea ricchezza reale, non finanzia l'industria, o il commercio o chicchessia, non crea proprio nulla, ma segna solo una cifra su un pezzo di carta che aumenta continuamente. Una cifra che però ha effetti sulla vita di tutti noi; l'Alta Finanza crea ricchezza virtuale che viene in parte trasformata in moneta sonante usata per sostenere le sue lobby che influenzano i membri dei parlamenti, i ministri, i governi; lo fanno per continuare a lucrare da parassiti. L'Alta Finanza vuole gli Stati indebitati per guadagnare senza rischi sui titoli di stato, vuole mantenere e, se possibile, aumentare la differenza di guadagno con le altre classi. Hanno convinto la massa dei politici e la massa idiota e acritica degli economisti che nei momenti di crisi i governi devono tagliare le spese (non solo quelle inutili) per poter sperare nella ricrescita, mentre è vero proprio il contrario. Così i governi tagliano le spese sulla scuola per avere dei sudditi più ignoranti e incapaci di critica, tagliano le spese sanitarie per avere delle masse rassegnate, tagliano gli stipendi e le pensioni per ridurre i cittadini in accattoni, vogliono la massima flessibilità del lavoro per ricattare tutta la classe lavoratrice. I governi sono anche stati convinti che, oltre a tagliare le spese, bisogna allo stesso tempo aumentare le tasse, non le tasse dei ricchi, perché sono pochi e ciò inciderebbe poco sul bilancio statale, ma bisogna aumentare le tasse della classe media e dei più poveri perché sono tanti. L'Alta Finanza controlla i governi e i governi ormai controllano noi senza lasciarci più qualsiasi speranza per il futuro.
Accetta che i ricchi diventino sempre più ricchi a discapito di tutti gli altri. In Italia i più ricchi, cioè il 10 % della popolazione, possiede il 49.8 % di tutta la ricchezza italiana; posseggono praticamente la metà del valore dei terreni, delle case, delle fabbriche, dei negozi, di tutto ciò che forma la ricchezza dell'Italia, quindi anche di tutta la liquidità, delle azioni in borsa, delle obbligazioni e di tutto quello che ci siamo dimenticati di elencare (+ 200 miliardi di euro annui d'evasione che non compaiono nel computo).
I ricchi di altri paesi stanno ancora meglio; tenendo sempre conto del 10% più ricco, in paesi come la Francia, l'Australia, l'Inghilterra, la Spagna e l'Olanda posseggono più del 50%, in Nuova Zelanda e Irlanda si avvicina al 60%, lo superano in Norvegia, Germania e Singapore. In Israele si avvicinano al 70%, mentre in Svizzera, Svezia e Danimarca lo superano. Infine, dopo alcuni paesi emergenti come l'India, il Sud Africa e l'Indonesia che si avvicinano o raggiungono il 75%, ci sono gli Stati Uniti che lo superano arrivando al 75,4%.Vedi Lista 1
Accetta che in Italia ci siano oltre 50 mila senzatetto mentre ci sono fra i 2 e i 2,7 milioni di case libere che potrebbero ospitare più di 5 milioni di persone. Accetta e non si meraviglia che nel mondo ci siano 870 milioni di affamati contro 1,5 miliardi di adulti in sovrappeso e, di questi, addirittura 500 milioni di obesi.
Accetta che i lavoratori occidentali siano messi in concorrenza con i lavoratori di paesi dove non c'è salario minimo, non ci sono limiti orari, non c'è previdenza sociale, né prevenzione infortuni, non ci sono ferie né alcun altro diritto sindacale. Accetta, anzi fa finta di non accorgersi, che i poteri forti (l'alta finanza, le banche e le grosse multinazionali) stiano trasformando il mondo del lavoro per guadagnare ancora di più a spese dei lavoratori. All'1% più ricco non basta possedere il 46% della ricchezza mondiale, ma vuole aumentarlo; il capitalismo persegue il profitto e solo il profitto, tutto il resto non conta. Un altro dato da considerare: nel 2009 le 500 imprese multinazionali più forti hanno prodotto, da sole, il 52% del PIL mondiale, da allora, nonostante la crisi, o forse proprio grazie alla crisi, hanno aumentato, soprattutto con l'Alta Finanza, la loro parte di PIL.
- Lista 1 -
- < Europee 2014. Perchè non ha vinto Grillo: paura, speranza persa, rassegnazione?
- Il fallimento politico di Berlusconi >