3. Diminuzione delle ore lavorative - (clicca qui)
Diminuzione delle ore lavorative. La meccanizzazione dei procedimenti industriali e l'uso sempre più diffuso dei computer hanno creato una disoccupazione che ha raggiunto livelli allarmanti. Le previsioni a breve e medio termine sono molto pessimistiche, infatti, non solo non si vedono possibilità di diminuire la disoccupazione, ma tutti gli studi al riguardo concordano nel prevederne un aumento. Si possono certamente creare nuove professioni e, in effetti, molte nuove professioni nascono continuamente, ma molte di più diventano obsolete e vengono abbandonate. In ogni caso, nonostante i numerosi tentativi di quasi tutti i governi, non si riesce ad aumentare il tasso di occupazione.
Cosa si può fare per eliminare questa situazione? Si potrebbe agire come fa il governo italiano, cioè lasciare che ogni disoccupato se la sbrighi da solo. Il risultato è che qualcuno vivrà di piccoli espedienti, qualcuno si darà al crimine, qualcuno all’accattonaggio, altri alla prostituzione, qualcuno riuscirà a farsi mantenere dai familiari, ma pochi riusciranno a trovare lavoro. In ogni caso l'effetto sicuro sarà di avere una marea di cittadini frustrati, di famiglie distrutte, di gente sotto il livello minimo di povertà, (le statistiche parlano chiaro: 8.9 milioni di poveri in Italia) tutte persone che deluse e sfiduciate saranno portate o ad accettare passivamente la loro sorte diventando preda di alcool e droga, o a ribellarsi diventando motivo di malcontento e creando le premesse per rivolgimenti sociali.
Si potrebbe aiutare parzialmente i disoccupati come fanno negli Stati Uniti, con il risultato di avere un mucchio di emarginati un po' meno poveri, ma disincentivati a cercare un lavoro.
Si potrebbero aiutare i disoccupati con sussidi più sostanziosi come fanno in Gran Bretagna, con il risultato di perdere definitivamente una gran parte della popolazione alla vita attiva.
Oppure, con la diminuzione delle ore lavorative, si potrebbe dare lavoro a tutti quanti, recuperando così alla società, tutti i cittadini che lo volessero.
Tenendo conto che in Italia c'è il 12% di disoccupazione (conteggiando sia coloro che cercano lavoro “attivamente” sia quelli che sono “solo” disponibili a lavorare) e che diversi studi indicano in 300.000 i dipendenti pubblici in soprannumero, basterebbe diminuire il numero delle ore lavorative settimanali, da 40 a 35, per eliminare completamente la disoccupazione.