Il fallimento politico di Berlusconi
- Categoria: Politica
- Scritto da CoopUni
S.B. ha fallito su tutta la linea; ha fallito sul piano politico, giacché ha perso la larga maggioranza che ha avuto all'inizio del mandato, ha fallito sul piano pratico poiché non ha mantenuto le promesse fatte nelle campagne elettorali e ha fallito anche in quello economico dal momento che non è riuscito a influire sulla crisi.
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erlusconi ha fallito su tutta la linea; ha fallito sul piano politico non essendo riuscito a mantenere la larga maggioranza che aveva avuto all'inizio del suo mandato e per lungo tempo, per rimanere al potere, è stato costretto a comperare il supporto di una decina di parlamentari; ha fallito sul piano pratico poiché non è riuscito a mantenere nessuna delle promesse fatte ai suoi elettori; infine ha fallito anche su quello economico non riuscendo a incidere minimamente sulla situazione creatasi con la crisi mondiale. (La notizia però è che metà degli Italiani non se ne sono ancora accorti).
Vediamo allora le promesse fatte da Berlusconi ai suoi elettori, quelle che dovevano, con la sua "rivoluzione liberale", creare tre milioni di posti di lavoro, abbassare le tasse e così aumentare i soldi nelle tasche di tutti noi.
Prima di tutto proprio la diminuzione della disoccupazione; con tre milioni di posti di lavoro la disoccupazione sarebbe scesa al di sotto dei minimi storici, mentre in realtà è aumentata (dal 6,7% all'8,3%), ed è arrivata addirittura al 30% per i giovani, una cifra mai raggiunta prima.
Aveva promesso l'abolizione dell'Irap e la riduzione dell'Iva; dopo tre anni l'Irap c'è ancora, mentre l'Iva è salita al 21%.
Aveva promesso la diminuzione della pressione fiscale fino a sotto il 40%; adesso, dopo tre anni è salita al 43,5%.
Aveva promesso di tagliare i costi e limitare così la spesa pubblica in modo da abbassare il debito pubblico; invece il debito pubblico in tre anni è salito da 1.600 miliardi, quando S.B. ha vinto le ultime elezioni, a più di 1.900 miliardi al momento delle sue dimissioni.
Non è riuscito neanche a realizzare il federalismo fiscale promesso alla Lega e ai loro elettori, infatti mancano i decreti attuativi.
Ha promesso grossi tagli alla spesa pubblica, e in realtà qualche taglio l'ha fatto (in tre anni ha tagliato 2,5 miliardi di euro alle risorse per la sicurezza), il risultato è che la Polizia ha dovuto ridurre le uscite di pattuglia per mancanza di benzina. Ha fatto tagli anche alla Giustizia, così nei tribunali non ci sono soldi per gli straordinari e manca la carta per stampare gli atti.
Aveva promesso una lunga lista di lavori pubblici per far ripartire l'economia, ma solo il cantiere del Mose continua più o meno come da programma; per quanto riguarda la banda larga, sono stati bloccati i fondi; la TAV non è ancora partita e il tanto decantato ponte sullo Stretto di Messina, promesso ad ogni campagna elettorale, è stato bloccato prima ancora di iniziare.
Per non farla troppo lunga elenchiamo qualche altra promessa non mantenuta: i 34 mila enti inutili da chiudere sono ancora tutti aperti - piano casa per le giovani coppie? Dopo la propaganda elettorale non se ne è sentito più parlare - per la sburocratizzazione e lo sveltimento delle procedure con l'informatizzazione di tutti gli uffici statali è stato attuato solo il certificato medico on-line, di tutto il resto niente, neanche studi progettuali - il piano per il Sud (purtroppo cavallo di battaglia anche di molti altri predecessori di S.B.) morto, anzi mai nato.
Pensate che non ha avuto tempo sufficiente per realizzare le sue promesse? Queste promesse le ha iniziate a fare nel 1994, diciassette anni fa, diciassette anni fa! Le poteva fare, disfare e rifare, e se non erano riuscite bene, fare e disfare un'altra volta.
Questo articolo-appello non si rivolge ai detrattori di S.B., non si rivolge neanche a quelli come me che trovano il personaggio S.B. simpatico e che trovano l'imprenditore S.B. ammirabile, questo articolo si rivolge a tutti gli elettori di S.B., a tutti quelli che in buona fede cantavano, credendoci, "meno male che Silvio c'è", questo articolo si rivolge a tutti quelli che per diciassette anni hanno chiuso gli occhi e contemporaneamente hanno staccato il cervello. Questo articolo si rivolge anche a quei elettori che non votavano S.B., ma votavano partiti che appoggiavano il Cavaliere, insomma a tutti gli elettori del Centrodestra.
Questo articolo si sta per trasformare ora in un appello: elettori di S.B., voi che siete cascati alle promesse di S.B. nel 1994 e lo avete votato (scusabili perché era la prima volta), che ci siete ricascati una seconda volta nel 2001, (??!), una terza volta nel 2008, (????!!), ci ricascherete nel 2013?
Ed ecco l'appello: elettori che in passato avete votato per S.B., alle prossime elezioni pensateci bene, pensate a cosa ha promesso Berlusconi e a cosa non ha mantenuto. Anche la prossima volta prometterà un sacco di cose, sarà sempre molto convincente, è un venditore nato. Il venditore nato, anche se vende aspirapolvere, trasforma l'oggetto di vendita in sogni. Il venditore nato vende sogni, e nella foga della vendita ci crede anche lui nei sogni che crea, e più ci crede più diventa credibile; ricordatevi, Berlusconi è un venditore nato che crede nei sogni che crea, ma crederci non vuol dire essere votato a realizzarli.
P.S. Durante la crisi mondiale Berlusconi ha aumentato il suo reddito: dai 14.532.538 euro (quattordici milioni e 532 mila) del 2008 ai 23.057.981 euro (ventitrè milioni e 57 mila) del 2009 fino ai 40.897.004 euro (quaranta milioni e 897 mila) del 2010.
Capisco perchè era così ottimista riguardo la crisi.