Cooperativismo Universale

11. Storia delle idee filosofiche e politiche precedenti al cooperativismo universale

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Carlo Marx (Treviri 1818 - 1883 Londra) Divide le fasi della società in comunità primitiva, regime schiavista, regime feudale e regime borghese. Queste fasi sono precedute dal periodo dell'orda primitiva". Quest'orda, gruppo di poche persone, vive spostandosi di luogo in luogo e vive raccogliendo il cibo. Periodo in cui non vi sono ancora veri e propri rapporti di produzione, perché l'unico strumento di produzione è la mano, e questa non è un mezzo di produzione, ma di appropriazione dei beni.

marx_2La comunità primitiva. Quando per produrre i beni è necessario riunire le forze di ciascuno e affidare a ciascuno un determinato lavoro, il modo di produzione si fa collettivo e nasce la comunità primitiva. In essa, come è collettivo il modo di produzione, collettivo è il modo di distribuzione della ricchezza: assieme si abbatte la preda e assieme la si consuma. A questa struttura economica corrisponde una struttura sociale e politica fondata sulla uguaglianza: ognuno dà secondo le sue capacità e riceve secondo i suoi bisogni, e la comunità si governa mediante l'assemblea dei membri, presieduta dai più anziani e dagli esperti. In questo stadio della storia dell'umanità non ci sono quindi, classi sociali.

Il regime schiavista: Il passaggio a questo regime avviene a causa delle guerre fra le diverse comunità: i vinti vengono asserviti e i loro beni passano ai vincitori; nasce la proprietà privata, e la società senza classi cede il posto alla società divisa in padroni da una parte e schiavi dall'altra. Ora, chi ha è soggetto di diritto, chi non ha non può esserlo. Il diritto, fondato sulla proprietà privata, deve essere mantenuto e difeso da una forza. Questa forza è lo Stato, che sorge, quindi, come strumento di una classe su un'altra classe. A questa non rimangono che le catene e la speranza di un aiuto soprannaturale. Questa speranza si esprime in " culti proibiti " dallo Stato, che parlano di un "liberatore", che dovrà salvare l'uomo, " pagando il prezzo del riscatto". Sorge il Cristianesimo.

Il regime Feudale: Nel regime feudale il modo della produzione continua a essere individuale e individuale continua a essere la distribuzione della ricchezza.. Ma il padrone ha capito che la terra rende di più se si dà al contadino l'uso personale di un pezzo di terreno e la proprietà di una parte del prodotto che rimane dopo che il signore è stato soddisfatto. Così lo schiavo viene "liberato" e viene trasformato in servo. Esso ora non appartiene più al padrone, ma appartiene alla terra nella quale lavora, e solo con questa può essere venduto e comprato (servitù della gleba).

Il regime borghese: è quello del periodo in cui il modo di produzione della ricchezza, da individuale che era, si va facendo collettivo, ma rimane individuale il modo della sua distribuzione. Da ciò la contraddizione propria della società borghese, che può essere eliminata soltanto facendo diventare collettiva anche la distribuzione. Prima, infatti, il prodotto, frutto dell'opera di uno (artigianato), era naturale che restasse proprietà di uno; ora che esso, per la molecolare specializzazione del lavoro (industrie manifatturiere), è diventato opera di una collettività.

marx_4Vediamo ora gli strumenti

Lavoro e valore: Si intende per merce ciò che, nello stesso tempo, soddisfa, ad un bisogno e si può scambiare con altro, e quindi ciò che ha un valore di scambio. Perché lo scambio avvenga, è necessario che fra le due merci scambiate vi sia equivalenza, e perciò bisogna trovare, per merci che possono essere diversissime fra loro, qualcosa che abbiano in comune. e siccome tutte le merci hanno la quantità di lavoro necessario per produrle, il valore di una cosa dipende dal lavoro necessario per produrla: valore = lavoro.

Il plus-valore e l'economia capitalistica: Finché il denaro (l'oro) è usato come mezzo di scambio si ha la produzione mercantile, che consiste appunto nello scambiare, mediante il denaro, una merce con l'altra. Questo scambio non può produrre un profitto, perché esso, di regola, avviene fra merci equivalenti.

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