10. C. Dizionario Politico (Da "Lavoro" a "Volontariato")
- Categoria: Il Manifesto
- Scritto da CoopUni
Tangentopoli (dalla precedente stesura): Il Centro Einaudi di Torino ha stimato che i partiti abbiano ingoiato 10 mila miliardi di lire ogni anno e ininterrottamente per 15 anni. Quindi un totale di 150 mila miliardi ( 75 miliardi di euro). Grosso modo equivale al deficit nazionale. Soltanto dall'Eni, come ha sostenuto l'ex direttore finanziario dell'ente petrolifero di Stato Florio Fiorini, sono usciti 1500 miliardi destinati a rimpinguare le finanze della Dc 40%, del Psi 40%, dei socialdemocratici 10% e dei repubblicani 10%; 1500 miliardi da rivalutare perché erano sborsati negli anni Settanta.
Dovremmo dare un colpo di spugna a tutto questo?
Tangentopoli è un fenomeno recente?
La corruzione è sempre esistita, c'era ai tempi del fascismo, ai tempi di Napoleone, ai tempi di Cesare ed è provato che esisteva già ai tempi dei faraoni. Però difficilmente arrivava ai livelli raggiunti da tangentopoli nell'Italia odierna. Ma come si è arrivati a una corruzione così estesa da sembrare quasi una istituzione del sistema politico italiano? Davvero nessuno sapeva di questo fenomeno?
Vediamo cosa scriveva Pier Paolo Pasolini il 24 agosto 1975 sul Corriere della Sera: "Dunque: indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione di denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, connivenza con la mafia, alto tradimento in favore di una nazione straniera, collaborazione con la Cia, uso illecito di enti come il Sid... e magari anche distribuzione borbonica di cariche pubbliche ad adulatori... Ecco l'elenco "morale" dei reati commessi da coloro che hanno governato l'Italia negli ultimi trent'anni, e specie negli ultimi dieci..."
Mentre per rispondere a come si è arrivati a questo tipo di corruzione così diffuso leggiamo Antonio di Pietro (da Panorama 15 novembre 1992): " Le imprese di partito sono quei gruppi imprenditoriali contigui a talune segreterie le quali si dividono la torta degli appalti con modalità formalmente corrette ma sostanzialmente già decise a tavolino. ... L'impresa amica tenterà in tutti i modi di far lievitare i costi dell'appalto... ciò è reso possibile dal fatto che controllati e controllori sono amici. ... L'appaltante avrà un utile mediato di ritorno. ... Assistiamo sempre meno al ricorso all'asta pubblica per acquisire commesse pubbliche, mentre sempre più prendiamo atto di trattative private o di licitazioni private pilotate o appalti concorsi fittizi. ... Le ditte da invitare alla licitazione privata vengono cioè prescelte in base al loro affidamento politico. ... A volte l'Ente pubblico costituisce una società di capitali alla quale poi appalta, direttamente e senza alcun ricorso al libero mercato, delle rilevanti commesse ... a loro volta queste società trasferiscono in subappalto la commessa ricevuta ... finendo così per svolgere una mera attività di intermediazione".
Augusto Rezzonico ex senatore, ex sindaco, ex presidente delle Ferrovie Nord di Milano, ex segretario amministrativo regionale lombardo: " Andiamo in Parlamento. Diciamo che per mantenere il sistema dei partiti ci vogliono mille miliardi di lire l'anno. E stronchiamo il sistema delle tangenti."
Gli uomini politici, per poter essere eletti o rieletti avevano bisogno di cifre sempre più alte, perché i prezzi delle campagne elettorali erano saliti a cifre vertiginose. Una buona campagna elettorale in una grande città per un concorrente al parlamento costa almeno 500 milioni (di lire), fino ad arrivare al miliardo e più. I partiti non riuscivano (e non riescono) più a sostenere queste spese solamente con il tesseramento e il finanziamento legale privato. Così quale metodo migliore per fare soldi che concutere i privati o rendersi disponibili a venire corrotti?
Ora i nostri connazionali, con il referendum, hanno bloccato le sovvenzioni del governo ai partiti. Pensate che questo migliorerà la situazione? Per i partiti appoggiati dagli industriali la situazione non dovrebbe cambiare molto, ma cosa potranno fare i partiti che rappresentano più la classe lavoratrice che quella capitalista? E' chiaro che ci si volge a un periodo in cui solamente i miliardari avranno la possibilità di farsi eleggere. Proprio come negli Stati Uniti.
- < 09. B. Dizionario Politico (Da "Dichiarazione Universale" a "Industriali italiani")
- 11. Storia delle idee filosofiche e politiche precedenti al cooperativismo universale >