10. C. Dizionario Politico (Da "Lavoro" a "Volontariato")
- Categoria: Il Manifesto
- Scritto da CoopUni
Tasse (dalla stesura precedente): La Gescal, la tassa che dal 1963 avrebbe dovuto essere destinata alla costruzione di case per i lavoratori dipendenti. Così da quasi 40 anni, ogni mese, più dell'1 per cento di ogni stipendio viene versato a un istituto che non ha mai costruito una casa, e che peraltro non esiste più dal 1973. Mansueti, i sudditi-dipendenti versano alla Gescal 5 mila miliardi l'anno (€ 2.5 miliardi). I fondi Gescal in passato sono stati destinati perfino alla Rai, oppure inghiottiti dal dissestato bilancio dell'Inps.
Stefano Micotri responsabile del Centro Studi della Confindustria: "E' giusto che il fisco continui a spellare il ceto medio con imposte sempre più pesanti pur di garantire gli interessi agli acquirenti dei Bot, molti dei quali evasori incalliti? Bot e CCT costano allo Stato 200 mila miliardi all'anno ( 100 miliardi di euro)."
Come già detto, il C.U. con la privatizzazione riuscirà a diminuire drasticamente la spesa pubblica, con questa operazione ci sarà la possibilità sia di aumentare gli investimenti sia di diminuire le tasse.
Inoltre c'è un altro aspetto delle tasse che crea grossi problemi all'Italia: l'evasione fiscale. Nessun governo è riuscito a sconfiggere questa piaga. Solo nel 1995 gli Italiani hanno evaso più di L. 500.000.000.000.000 si legge cinquecentomila miliardi di lire (pari a 250 miliardi di euro). Nel 2006 l' evasione arriva a 270 miliardi di euro.
Lo sapete cosa si può fare con una cifra del genere? Si possono costruire 500 milioni di metri cubi di edifici, pari a un milione e settecentomila appartamenti signorili da 100 metri quadri l'uno. O ristrutturare tutte le scuole e gli ospedali italiani. Oppure risanare i centri storici di Venezia, Genova, Roma, Napoli, Bari, Palermo ecc. ( una cinquantina di città). Oppure ripristinare il dissesto idrogeologico di tutto il paese evitando così altri sprechi di denaro pubblico con le riparazioni dei danni causati ogni anno da alluvioni, frane, ecc. In ogni caso si darebbe lavoro ogni anno ad almeno un milione di persone.
Se preferite si potrebbero dare cinquantamila euro annui a cinque milioni di poveri.
Eppure non è impossibile bloccare questo furto perpetrato a tutti quegli Italiani che le tasse le pagano. Anzi è piuttosto semplice. Basta far diventare tutti i cittadini esattori fiscali. Come? Basta aumentare le tasse del 100% e permettere di dedurre questo aumento previa presentazione delle fatture e degli scontrini fiscali di tutte le spese fatte. Troppo complicato? Solo a prima vista. Ogni cittadino dovrà conservare tutti i documenti fiscali a giustificare le detrazioni dovute. Troppo difficile? Basta saper fare una somma e conservare le fatture per alcuni anni. Troppo lavoro per i controlli del fisco? Non dimentichiamo che la cifra in questione è cinquecentomila miliardi annui ( € 250 miliardi ), potremmo impiegare centomila dipendenti per fare tutti i controlli e dopo aver pagato tutti per un anno, ci rimarrebbero sempre 496 mila miliardi di lire da spendere. ( € 248 miliardi )
Va inoltre data la partita Iva automaticamente a tutti le persone in età lavorativa in modo da permettere tutti i cittadini di pretendere la fatturazione da tutti i fornitori di materiale, manodopera o servizi. In questo modo, scomparirebbe il lavoro nero e verrebbero pagate Iva e tasse.
Teatri lirici: sapete chi paga il biglietto del teatro? E' lo stesso ragionamento della scuola e dell'Università. Tutti i teatri lirici sono in uno spaventoso deficit e lo Stato puntualmente paga per risanare i loro bilanci. Questo viene fatto in nome della cultura, infatti se non intervenisse lo Stato, la maggior parte dei teatri dovrebbe chiudere. Benissimo. Ma alla fine, a vantaggio di chi viene fatto questo intervento? Di tutta la collettività? No! Della maggioranza dei cittadini? Neanche! E' a vantaggio di una piccola minoranza, soprattutto della classe dirigente che può presenziare alle prime con biglietti omaggio o pagando la decima parte di quello che dovrebbe costare un biglietto. Certamente anche il ceto medio ne è avvantaggiato, ma tutte le famiglie monoreddito, i dipendenti con lavoro precario o stagionale, le persone vicine al limite della povertà ed evidentemente i poveri sono esclusi da questo beneficio.
Fossero solo esclusi da un beneficio, pazienza, ma quello che fa imbestialire è che con le loro tasse, i ceti più deboli contribuiscono a mantenere i divertimenti dei ceti più ricchi. Insomma i poveri vengono derubati due volte, la prima vengono privati di parte del loro guadagno con la rendita del capitalista, la seconda vengono espropriati di parte delle loro tasse per sovvenzionare i ricchi.
Trasporti: ferrovie, linee aeree, aeroporti, porti, ecc. da privatizzare, sempre con il metodo della cooperativizzazione. Sempre evidenti i vantaggi, lo Stato si sgrava dei problemi e dalle spese del servizio, le aziende che operano in regime di concorrenza ottimizzano il servizio e i dipendenti partecipano agli utili in modo uguale.
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