10. C. Dizionario Politico (Da "Lavoro" a "Volontariato")
- Categoria: Il Manifesto
- Scritto da CoopUni
Scuola: vi siete mai chiesti chi è che paga la scuola? Per frequentare la scuola superiore e poi l'Università, lo studente paga una tassa annuale irrisoria, che non copre neanche un decimo delle spese sostenute dallo stato. Quindi siamo tutti noi, con le tasse, che manteniamo gli studenti nella loro carriere scolastica. Quindi, se ci pensate bene, l'operaio o l'artigiano, che magari non ha neanche la licenza media, deve pagare la maggior parte delle spese per gli studi dei figli del medico o dell'avvocato, che a loro volta diventeranno dei laureati, dei liberi professionisti profumatamente pagati. Tutti noi cioè finanziamo gratuitamente la carriera dei liberi professionisti, più o meno ricchi, che magari (oltre l'inganno la beffa) evadono il fisco e non pagano così neanche la parte dei contributi sostenuta dagli stipendiati.
La nostra visione della scuola, da quella materna all'università, è di una scuola completamente privatizzata, sempre con il metodo della cooperativizzazione ( quindi : 1 - la competitività eviterà gli sprechi e ottimizzerà l'offerta dei servizi; 2 - i guadagni saranno divisi fra i dipendenti stessi della scuola). Le spese non saranno più sostenute dallo Stato, ma solo anticipate, perché saranno lo stesso utente e in misura almeno pari, anche il datore di lavoro a pagare posticipatamente e in forme rateali lunghissime (eventualmente anche durante tutto l'arco della vita lavorativa) le spese per il mantenimento di tutte le strutture scolastiche.
Come già detto, noi prevediamo la piena occupazione in tempi relativamente brevi nella Società Cooperativistica, comunque, nel periodo di transizione, i dipendenti e le aziende pagheranno, in percentuale, i costi sostenuti per i cittadini non occupati.
Neanche la spesa per l'istruzione quindi verrà gravata sulle casse dello Stato.
Servizio civile: verrà costituito un servizio civile, obbligatorio per tutti i cittadini. L'addestramento verrà effettuato nella regione di residenza del cittadino, mentre l'espletamento del servizio stesso nella provincia di residenza. Gli interventi straordinari per terremoti, alluvioni, ecc. verranno effettuati su tutto il territorio nazionale. Gli interventi ordinari, (pattugliamento antincendio, vigilanza del patrimonio artistico, vigilanza del patrimonio naturale, ecc.) verranno effettuati solo sul territorio provinciale di residenza. La durata del servizio civile verrà stabilito in base alle esigenze del momento. Il cittadino inizierà il servizio al momento della fine della sua carriera scolastica e servirà, oltre a dargli un primo approccio al mondo del lavoro, a impartirgli il senso dello Stato e dell'appartenenza alla Nazione.
Servizio Militare: vedi Sicurezza Nazionale
Sicurezza nazionale: pur essendo noi pacifisti e internazionalisti, siamo convinti che non sia possibile prevedere, a tempi brevi, la smobilitazione generale degli eserciti. Siamo però convinti che, pur non potendo privatizzare le forze armate, le stesse possono venire gestite nello stesso modo di un'azienda privata, cioè minimizzando i costi e ottimizzando tutti i servizi. I vertici militari, come i dirigenti d'azienda, verranno compensati con incentivi, premi ed eventualmente con percentuali per i risultati raggiunti, sia per le spese risparmiate, sia per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le forze armate verranno in ogni caso dimensionate alle effettive necessità della nazione.
Spesa Pubblica: vedi Debito Pubblico
Statali: Giacomo Vaciago economista consulente di Palazzo Chigi:" Con 3 milioni 600 mila unità in Italia abbiamo il doppio dei dipendenti pubblici che servirebbero." Con la privatizzazione totale effettuata dal C.U. si avrà il ridimensionamento o l'ampliamento del personale secondo le esigenze del settore.
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