09. B. Dizionario Politico (Da "Dichiarazione Universale" a "Industriali italiani")
- Categoria: Il Manifesto
- Scritto da CoopUni
Economia: l'Italia è la quinta potenza mondiale in termini di prodotto interno lordo dopo USA, Giappone, Germania e Francia. Per quanto riguarda il benessere individuale è al quindicesimo posto. Con questi due dati l'Italia dovrebbe essere un paese felicissimo. Invece non è così. Il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo è di due volte e mezzo il valore medio degli altri paesi dell'UE; addirittura di nove volte se guardiamo al disavanzo pubblico corrente, attraverso il quale lo Stato italiano assorbe quasi cinquecento miliardi di euro all'anno di risparmio privato per distruggerlo in spesa corrente invece di effettuare investimenti. Gli Italiani quindi lavorano, producono e guadagnano molto, ma lo Stato dissipa tutta questa ricchezza!
Con il C.U. la spesa corrente verrà ridotta ai minimi termini, vista la trasformazione di tutti gli enti pubblici in privati, così il risparmio sulle spese attuali potrà venire dirottato agli investimenti.
Edilizia: il settore delle costruzioni è un settore strategico per l'economia nazionale, realizza più della metà degli investimenti del Paese e dà occupazione a oltre 2 milioni di addetti. Quando va in crisi l'edilizia va in crisi tutto il sistema economico.
Con tangentopoli si è fermata l'edilizia pubblica, con la crisi economica si è fermata l'edilizia privata.
Il C.U. vuole rilanciare l'edilizia prima di tutto con il recupero dei centri storici, quindi con la costruzione di nuovi quartieri nelle città con grosse carenze abitative e infine tutto il settore delle costruzioni con lavori di recupero ambientale e il potenziamento della rete ferroviaria. (essenzialmente per lo sviluppo del trasporto delle merci e poi eventualmente per l'Alta Velocità)
Europa unita: l'unione va ricercata non a tutti i costi, ma proprio valutando bene tutti i pro e i contro che questa unione causerebbe a ogni singola nazione.
Federalismo: va senz'altro istituito il federalismo fiscale in modo da permettere alle autorità locali di finanziare direttamente i progetti richiesti dalla collettività locale senza passare dal Governo centrale. La ripartizione delle tasse potrebbe essere questo: un terzo al Comune, un terzo alla Regione, un terzo allo Stato. Questa ripartizione ovviamente non sarà fissa nel tempo, ma varierà a seconda delle esigenze regionali.
Inoltre l'eventuale surplus dei Comuni e delle Regioni più ricche potrebbe venire prestato, a tassi correnti, ai Comuni e alle Regioni più poveri.
Femminismo (vedi anche Donne): Il C.U. darà pieno appoggio a tutte quelle rivendicazioni femministe tese al raggiungimento della parità dei sessi in tutti i campi e con particolare attenzione a quello del lavoro.
Filosofia ed etica: la filosofia e l'etica del cooperativismo ha molti punti in comune con il movimento umanista perciò vi rimandiamo alla lettera U per leggere l'estratto del documento del movimento umanista e ai nostri commenti.
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