11. Storia delle idee filosofiche e politiche precedenti al cooperativismo universale
- Categoria: Il Manifesto
- Scritto da CoopUni
Importante anche la teoria del valore di Ricardo, non per la sua verità, infatti è vera solamente in alcuni casi, ma per l'influenza che ha avuto specialmente tra i pensatori socialisti. Ma ritorniamo alle parole di Russell: "Il problema del valore sorge nell'economia in questa maniera. Supponete di avere una sterlina da spendere; in cambio di essa potete ottenere una certa quantità di grano, o di birra, o di tabacco, o di spilli, o di libri o di quel che volete. Se una certa quantità di grano e un certo numero di spilli costano entrambi una sterlina, essi hanno lo stesso "valore". Che cos'è che fa sì che una data quantità di spilli abbiano lo stesso valore di una data quantità di grano? Ricardo rispondeva: essi avranno lo stesso valore, se per produrli è occorsa la stessa quantità di lavoro. Il valore di ogni merce - egli dice - è misurato dal lavoro impiegato a produrla."
Questo è vero fino a un certo punto in regime di libera concorrenza, a parità di costo della manodopera, del materiale e dei costi fiscali e a parità di tempo impiegato per produrre la stessa merce. Non è più vero se viene a mancare una di queste condizioni. L'esempio che ci dà Russell è di immediata comprensione. Se una grossa pepita d'oro del valore di 10 mila sterline venisse trovata nel suo campo da qualcuno che per averla non avesse compiuto nessun lavoro, non per questo la pepita diminuirebbe il suo valore e se un'altra pepita dello stesso peso venisse trovata dopo un gran lavoro di scavo in una miniera, non per questo aumenterebbe il suo valore. Quindi tutte e due le pepite hanno lo stesso valore pur avendo impiegato quantità di lavoro differente.
Ma ritorniamo ancora alle parole di Russell:" La teoria ricardiana del valore, non senza motivo, fu accolta con favore dai campioni del lavoro, e da loro rivolta a usi che egli non aveva previsto. Se l'intero valore di una merce è dovuto al lavoro richiesto nel produrla, perché - essi domandavano - non dovrebbe tutto il valore essere pagato agli uomini che hanno fabbricato la merce? Con quale diritto il proprietario terriero e il capitalista si appropriano di una parte della produzione, se non avevano aggiunto niente al suo valore? Gli economisti collegati con i movimenti della classe operaia concludevano che nessuno deve ricevere denaro se non in cambio di lavoro, e che l'operaio aveva diritto a tutta la produzione del proprio lavoro."
Questa conclusione influenzò il movimento socialista da Robert Owen a Karl Marx.
Carlo Fourier (1772 - 1835) anarchico, era contro ogni forma di costrizione religiosa o sociale, vedeva l'instaurazione della società nuova possibile solo attraverso la libertà delle passioni, che avrebbe reso il lavoro attraente e la vita felice, e proponeva una organizzazione sociale fondata sul falansterio, società di circa 1600 persone, dove tutti i membri, anche donne e bambini si dividono sia il lavoro che i profitti. Vennero fondate negli USA delle comunità organizzate secondo le idee di Fourier.
Jean Sismondi (1773-1842) Economista e storico svizzero, inizialmente seguace di Adam Smith, modificò più tardi i suoi convincimenti, sostenne la necessità della regolazione della competizione e la protezione dei poveri.
Sul concetto di produttività Sismondi, prima di Engels scrisse: " ... ogni uomo che lavora produce più del valore di quello che consuma ... ed è a causa di questo plusvalore (mieux-value) il quale aumenta col progredire delle arti e delle scienze applicate, che l'industria sforna una massa di ricchezze sempre più grande".
"Si potrebbe quasi dire che la società moderna vive a spese del proletariato, con la parte che gli sottrae dalla ricompensa del suo lavoro. Il proletario in effetti ... deve sobbarcarsi tutto il lavoro della società, deve rimanere estraneo a ogni proprietà, e vivere del suo solo salario."
Sismondi inoltre colse prima di Marx il fatto che nell'instabilità sociale permanente la natura profonda del processo di industrializzazione.